26 dic – Circa quattrocento migranti, soccorsi nel Canale di Sicilia, arriveranno nelle prossime ore a Pozzallo, nel Ragusano. A bordo dell’imbarcazione anche il corpo di un giovane deceduto. La polizia di Stato ha avviato le indagini per accertare le cause della morte.
Il giorno di Natale, una nigeriana soccorsa dalla nave militare Borsini, con altri migranti nel canale di Sicilia, ha partorito un bambino sulla nave Etna, dov’era stata trasferita. La madre e il neonato stanno bene e sono in viaggio verso Messina, dove arriveranno nel pomeriggio, con altri 900 migranti. Mare Nostrum, in realtà, non si è mai conclusa.
Ieri sera si sono concluse le operazioni di soccorso ai migranti (quattro diversi eventi) da parte delle navi della Marina Militare Borsini, Driade ed Etna, assieme ai mercantili Cougar e St. Jerneborg.
Trasferito a terra con un elicottero della Marina militare un immigrato che presenta i sintomi compatibili con un quadro di tubercolosi e malaria. Lo rendono noto fonti della Marina, impeganta nell’operazione mare nostrum da oltre un anno.
L’uomo era stato isolato nel corso dei controlli sanitari condotti a bordo della nave ‘Driade’, impegnata nelle operazioni di sorveglianza e sicurezza marittima nello stretto di Sicilia. Lo straniero era stato quindi isolato e trasbordato sulla nave ‘Etna’, dove e’ presente un’area ad alto bio-isolamento e dove sono stati condotti controlli piu’ approfonditi in attesa del trasferimento nella struttura del servizio sanitario nazionale adeguata ad accoglierlo. L’intera operazione e’ avvenuta in collaborazione con l’ufficio prevenzione del ministero della Salute. (AGI)