19 dic – Il comandante dell’esercito pachistano, generale Raheel Sharif, ha chiesto al governo di poter eseguire oltre 3.000 “impiccagioni di terroristi” nelle prossime 48 ore come ritorsione per il massacro di 148 persone, quasi tutti bambini e adolescenti, perpetrato dai talebani nella Scuola militare di Peshawar. Sharif ha poi firmato di suo pugno i primi 6 ordini d’esecuzione per oggi. Il Pakistan aveva già annunciato la fine della moratoria sulle esecuzioni capitali per reati di terrorismo.
Secondo i media locali, sono in corso i preparativi in diverse prigioni e sono gia’ stati chiamati i boia per eseguire le pene capitali. Non sono ancora stati rivelati i nomi dei condannati, ma si sa che sono coinvolti in sanguinose stragi contro l’ex presidente Pervez Musharraf e contro il quartiere generale di Rawalpindi, la citta’ gemella di Islamabad, avvenuto nel 2009. Tra di loro, informa il quotidiano Dawn, ci sarebbe Aqeel alias Dr Usman, un ex medico militare.
Inoltre l’esercito pachistano ha ucciso oggi 44 militanti islamici estremisti in tre diverse retate condotte in seguito alla strage di bambini nella scuola di Peshawar. Lo riferisce l’ufficio stampa militare Ispr. Nel dettaglio, 32 militanti sono morti in una operazione nella valle di Tirah, la roccaforte degli estremisti nel distretto tribale di Khyber, dove da diverse settimane è in corso un’offensiva di Islamabad.
In un’altra azione, nel distretto di Ziarat, nella provincia sud occidentale del Baluchistan, sono stati uccisi otto talebani, tra cui un comandante, e recuperata una larga quantità di esplosivi. Infine, nella metropoli di Karachi, in una retata delle forze paramilitari sono morti altri quattro militanti del principale gruppo talebano del Tehrik-e-taleban Pakistan (Ttp), autore della carneficina di Peshawar costata la vita a 148 persone. Tra loro ci sarebbe anche un uomo identificato come Abid Muchchar e considerato un leader di un gruppo locale. ANSA