11 dic 2014 – Il soccorso in mare nell’ambito delle missioni di sorveglianza delle frontiere “non deriva da una delibera dell’agenza Frontex, ma dall’insuperabile legge del mare e dall’obbligo del rispetto dei diritti umani”.
Cosi’ il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha risposto oggi a Bruxelles alle critiche che il direttore della divisione operativa dell’agenzia Frontex, Klaus Rosler, aveva indirizzato nei giorni scorsi all’Italia con una lettera Viminale, in cui si era detto preoccupato per gli interventi di salvataggio in mare “fuori area” dei migranti in difficolta’, da parte dei mezzi partecipanti all’operazione Triton. Un’operazione, gestita da Frontex, che ha per missione la sorveglianza delle frontiere esterne dell’Ue nel Mediterraneo, entro le 30 miglia marine dalle coste italiane.
“Non ci puo’ essere nessuno che dica che di fronte a una chiamata di soccorso si puo’ fare a meno di ascoltarla. Se c’e’ una chiamata, nessuno puo’ sottrarsi. Le leggi del mare sono state assorbite nei codici fondamentali dei diritti, che nessuno puo’ ignorare”, ha scandito Alfano durante un suo intervento in commissione Liberta’ pubbliche del Parlamento europeo, oggi a Bruxelles, in cui ha presentato un bilancio del semestre di presidenza di turno italiana del Consiglio Ue nel suo settore.
Il ministro era stato sollecitato a rispondere dalle domande di chiarimenti di tre europarlamentari italiane, Barbara Spinelli (Lista Tsipras, Gue), Elly Schlein (Pd/S&d) e Laura Ferrara (M5s/Efdd). Spinelli, in particolare, aveva riportato l’avvertimento della lettera di Rosler, secondo cui le istruzioni impartite alle navi “non sono coerenti con il piano operativo e purtroppo non saranno prese in considerazione in futuro”.
In particolare, secondo l’europarlamentare, Rosler si sarebbe riferito a un evento accaduto il 20 novembre scorso, quando il Centro operativo di controllo di Roma, dopo aver ricevuto una telefonata satellitare, ha dato istruzioni a un’unita’ di Frontex di recarsi sul posto per verificare l’eventuale presenza di imbarcazioni in difficolta’. In una nota, successivamente, Barbara Spinelli ha riconosciuto che “il ministro ha risposto positivamente, ricordando che il soccorso in mare non deriva da una delibera di Frontex, ma dalla insuperabile legge del mare e dai diritti umani fondamentali”.
Tra l’altro esiste anche leggi che affermano il diritto da parte di una Nazione di non farsi invadere…..
Applicando questa ipocrita logica, i nostri avi a Lepanto invece di affrontare gli Ottomani, avrebbero fatto loro da scorta verso le coste del Sudeuropa !Complimenti, Ministro Alfano ! Vero Patriota !
Alfano prenditi una barchetta e vai te a raccattare clandestini in mare.