Frosinone, 10 dic. – Antonio Palleschi, l’assassino di Gilberta Palleschi, e’ omonimo del cugino della donna uccisa dopo un tentativo di violenza sessuale. A chiarire la ridda di voci circolate nel pomeriggio e’ stato il procuratore capo nel corso di una conferenza stampa. L’avvocato del reo confesso, Antonio De Cristoforo, ha spiegato: “Il mio cliente non conosceva la vittima e l’ha avvicinata mentre questa passeggiava sabato primo novembre in via San Martino. Ha tentato un approccio sessuale e al tentativo di ribellione della donna ha reagito con un raptus”.
A difendere l’uomo anche un altro legale, Giampaolo Norcia, del Foro di Cassino. L’arrestato ha precedenti specifici per violenza carnale.
Il procuratore capo Mario Mercone ha dichiarato all’AGI: “Il cerchio e’ chiuso, l’omicidio e’ stato risolto. Una pagina nera per la prevenzione dei reati sulle donne”.
La notizia del ritrovamento del corpo di Gilberta Palleschi e’ piombata come un macigno sulla famiglia dell’insegnante di inglese, che al momento e’ inavvicinabile. E’ stato il sospettato a condurre i militari in localita’ Carpello, nel Comune di Campoli Appennino, Paese del Frusinate, che rientra nel Parco Nazionale d’Abruzzo. La zona e’ molto isolata e si trova in una localita’ boschiva.
Il luogo del ritrovamento dista venti chilometri da Broccostella e dalla localita’ San Martino, luogo in cui il primo novembre scorso scomparve la Palleschi. Mercone e il sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo hanno convocato il fratello dell’insegnate di inglese per poter effettuare il riconoscimento dei resti e il test del dna.
L’avvocato della famiglia, Massimo Contucci, ha chiarito che il luogo in cui e’ stato rinvenuto il corpo della donna si trova in linea d’aria ad una manciata di chilometri dal punto in cui l’insegnante era sparita. Quindi non una zona di montagna, un posto ugualmente isolato, ma piu’ vicino a Broccostella e alla localita’ San Martino, ultimo luogo in cui la cinquantasettenne e’ stata avvistata mentre faceva jogging. (AGI) .