Dati Censis: la maggior parte degli italiani disprezza UE, Bce e Commissione europea

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10 dic – Gli italiani si fidano pochissimo – meglio sarebbe dire “per niente” – dei poteri europei. E’ quanto emerge dal 48° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese relativa al 2014, che viene presentato oggi a Roma. Il 33% ha fiducia nel Parlamento europeo (37% media Ue), il 28% nella Commissione europea (32% media Ue), il 22% nella Banca centrale europea (31% media Ue). Il 64% degli italiani percepisce l’Unione come burocratica, il 57% la considera lontana, solo il 33% pensa sia efficiente e il 29% (contro il 45% medio europeo) vede nell’Unione un fattore di protezione rispetto a condizioni di crisi e disagio.

E mentre il 42% degli europei pensa che la propria voce conti in Europa, la percentuale scende al 19% tra gli italiani.

Il nostro Paese pesa per il 12% in termini di popolazione sul totale dell’Unione a 28 Stati, ma nella mappa delle principali istituzioni europee gli italiani che oggi occupano posizioni di vertice sono 178 su 2.242 (l’8% del totale). Su 700 lobby attive in ambito finanziario a Bruxelles, più di 140 sono riconducibili al Regno Unito, seguono Germania, Francia e Stati Uniti, mentre solo 30 organizzazioni sono italiane, a dimostrazione della nostra scarsa capacità di incidere nelle sedi strategiche di decisione, sempre ammesso sia corretto fare “lobbing” anzichè seguire le vie maestre della democrazia.

Il quadro conclusivo che dà il Censis su quanto sia “apprezzata” la Ue dagli italiani descrive una enorme base di massa al consenso per l’uscita dell’Italia dall’Unione europea il più presto possibile. Ancora più forte del disprezzo della Ue, quello degli italiani per la Bce. Anche in questo caso, è del tutto evidente che per l’Italia l’abbandono dell’euro è non solo indispensabile, è anche profondamente condiviso dai cittadini.

Redazione Milano il Nord