S&P’s svaluta l’Italia di Re Enzi a «junk» spazzatura. Rating a BBB –

monnezza

 

7 dic – L’agenzia S&P’s USAta normalmente per la manipolazione del mercato finanziario e ‘diversamente distante’ ai governi golpisti italiani, sostiene che vi siano: «Rischi sull’attuazione del Jobs act». Il che non è certo un male.

Pare che il declassamento sia stato deciso per «il forte aumento del debito, crescita perennemente debole e bassa competitività»
A Napoli hanno un simpatico proverbio che fa all’uopo:
“CHIACCHIERE E TABACCHERE E’ LEGNO, BANCO NAPOLI NON PRENDE IN PEGNO”.
Il parolaio fiorentino non incanta più nessuno. Nemmeno i suoi amici Obamiani di S&P’s. Ovviamente, al governo abusivo non parlano di una bocciatura, bensì di un invito a fare le riforme.
Io dico che l’Ebetino BBB- deve togliere quanto prima il disturbo.

@Armando Manocchia