Sciogliere per MAFIA il Consiglio Comunale di Roma

grasso

 

7 dic – Ci sono tutti i requisiti per lo scioglimento per mafia e infiltrazioni mafiose. “Il Comune di Roma mi pare che sia al di fuori di queste tematiche, solamente alcuni sono coinvolti“. Cosi’ il sinistro sedicente presidente del senato, Pietro Grasso, che ha aggiunto: “per sciogliere un Comune ci vuole ben altro rispetto a quel che conosco io“. Bingo! E’ proprio così, ‘rispetto a quel che conosce lei’ nel senso che lei pur essendo stato Magistrato (ahiloro) non conosce neanche le leggi italiane (e non gliene faccio un torto, dal momento che sono dalle 150mila alle 200mila).

Informiamo comunque il Grasso (che cola), sedicente presidente del senato che il Consiglio di Stato sezione III, con sentenza 06.03.2012 n° 1266 ha deciso: Lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose non esige né la prova della commissione di reati da parte degli amministratori, né che i collegamenti tra l’amministrazione e le organizzazioni criminali risultino da prove inconfutabili; sono sufficienti, invece, semplici “elementi” (e quindi circostanze di fatto anche non assurgenti a rango di prova piena) di un collegamento e/o influenza tra l’amministrazione e i sodalizi criminali, ovvero è sufficiente che gli elementi raccolti e valutati siano “indicativi” di un condizionamento dell’attività degli organi amministrativi e che tale condizionamento sia riconducibile all’influenza ed all’ascendente esercitati da gruppi di criminalità organizzata.

Grasso, dal lato legale dice:“Ci sono tutti i presupposti per l’aggregazione mafiosa“. Dal lato politico invece: “per sciogliere un Comune ci vuole ben altro rispetto a quel che conosco io“.

Il solito doppiopesismo caratterizzato dall’arroganza e soprattutto dalla preponderanza del Giudiciume nella vita sociale, politica, giuridica ed economica di questo Paese.

@Armando Manocchia