28 nov. – La riconoscenza non sembra essere ‘merce’ comune tra quella che e’ solo una ridottissima parte della sterminata marea di profughi siriani in fuga da 44 mesi di guerra. Tra i milioni di disperati siriani, 200 di loro, hanno protestato oggi ad Atene chiedendo di poter lasciare la Grecia per un’altra nazione Ue in condizioni economiche migliori.
“La Grecia, gia colpita dalla crisi, da sola non puo’ sostenere il perso dell’ospitalita’ di profughi di guerra”, ha detto Nander Halbuni, rappresentante dei siriani accampati nella centralissima pizza Syntagma. “La sola soluzione per noi e le nostre famiglie e’ avere il diritto di andare in un altro Paese (europeo) ed iniziare una nuova vita dignitosa per i nostri figli“.
La protesta dei 200 siriani e’ iniziata il 19 novembre con la richiesta di case al governo greco – ancora concentrato sull’impresa improba di riuscire a portare il Paese fuori dal tunnel della crisi – di avere assegnate case invece di continuare a vivere accampati. Una decina ha anche iniziato uno sciopero della fame. agi
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