Nell’imminenza della sua nomina al vertice del “Governo” continentale, Juncker aveva promesso investimenti per 300 miliardi di euro. Era subito parsa una cifra estremamente importante, pensavo: “Ma dove andrà a prenderli Juncker 300 miliardi?”
finanzainchiaro.it ci spiega la piu’ grande bufala (o truffa) del mondo
26 nov – Dobbiamo tener presente, infatti, che i soldi che ha a disposizione la Commissione europea non si materializzano dal nulla ma sono forniti, eventualmente, dagli stessi Stati che fanno parte dell’Unione e, soprattutto di questi tempi, i Governi nazionali parlano di ridurre i loro apporti non aumentarli.
Ritenevo dunque che quella cifra fosse stata raddoppiata o triplicata, con una sorta di effetto moltiplicatore, rispetto al vero importo che Juncker sarebbe stato in grado di mettere sul tavolo.
Ma MAI E POI MAI mi sarei aspettato che la realtà fosse così distante dagli annunci pubblici, quello che è emerso (il piano è stato ufficialmente presentato oggi) proietta senza ombra di dubbio Junker sull’Olimpo dei più grandi “pallonari” della storia.
Dato che si mormora che il Presidente della Commissione europea, abbia (per usare un eufemismo) qualche problema con l’alcol, è fuori di dubbio che l’annuncio dei 300 miliardi di investimenti sia stato fatto dopo che Juncker deve essersi scolato un’intera botte di cognac (il suo preferito).
Perché sapete cari lettori quanti soldi freschi metterà sul piatto Juncker per far ripartire l’Europa?
NEMMENO UN EURO!!!
Niente!!!
Voi mi chiederete: ed i 300 euro? Anzi 315 per la precisione perché proprio in questi ultimi giorni ha rifatto bene i calcoli ed è saltato fuori ancora un po’ di più!!! Non ci sono! Non ci sono mai stati! Sono solo virtuali! In concreto: nulla!
E allora come fa Juncker a sparare 300 miliardi di euro di investimenti produttivi?
Semplice!!! L’effetto leva!!! Ci sarebbe da ridere se non fosse tutto maledettamente vero!
Ma andiamo con ordine.
Sui principali media troverete che la base di partenza sono 21 miliardi, che sarebbero comunque un’inezia rispetto ai 315 promessi, ma di questi fantomatici 21 miliardi di euro, 5 sono della Bei (Banca europea degli investimenti) quindi siamo già a 16.
Questi sedici sono creati in questo modo, si vanno a prendere 8 miliardi dall’attuale bilancio dell’Ue, 2,7 miliardi che erano destinati alla ricerca, 3 destinati a finanziare reti di trasporto e altri 2,3 dai “margini di bilancio” cioè quegli accantonamenti che vengono previsti per tamponare casi di assoluta ed impellente necessità.
Insomma non un euro “nuovo”, sono soldi già destinati a bilancio per progetti di sviluppo o accantonamenti, si vanno a “rubare” da quelle voci di bilancio 8 miliardi, con questi si garantirà l’erogazione successiva di altri 8 miliardi e con i 5 che ci mette la Bei arriviamo alla fantomatica cifra di 21 miliardi.
Con questi soldi si crea un fondo (l’ennesimo fondo con l’ennesimo acronimo) che si chiamerà Efsi, Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici. Con la garanzia dell’Efsi la Bei emetterà Bond per 60 miliardi con questi soldi parteciperà, con una percentuale non superiore al 20%, a progetti di sviluppo, quindi l’80% dei fondi necessari a questi progetti dovrebbe essere fornito dai privati.
Ed ecco così che i 60 miliardi si “trasformeranno” in 300 miliardi dato che per ogni miliardo messo dalla Bei (che ricordiamo non supererà il 20% dell’investimento) i privati ne metteranno altri quattro (l’80% appunto).
Lasciamo stare come saltano fuori gli altri 15, qui la cosa non è seria, E’ DRAMMATICA.
Uno aveva pensato, fino ad ora, che gli italiani, o meglio i politici italiani, non fossero persone affidabili, promettevano più di quanto sarebbero stati in grado di mantenere, ed ora scopre che rispetto ai “politici” europei sono integerrimi, dotati di una integrità morale straordinariamente superiore.
Tutto ciò è agghiacciante, a me fa pensare all’ansia che può avere un paracadutista nel momento in cui cerca di far funzionare il paracadute di riserva dopo che quello principale non ha funzionato.
L’Italia non ha nulla da farsi insegnare da questa Europa, se ho sempre sostenuto che dobbiamo uscire da “questa Europa” per motivi di convenienza economica ora, a maggior ragione lo sostengo perché a Strasburgo ed a Bruxelles siamo governati da una banda di pazzi.
Scappiamo per favore, scappiamo subito, non c’è un istante da perdere.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro