24 nov. – Gli italiani tornano a disertare le urne in maniera massiccia. Il disamore per la politica e’ il vero dato di queste elezioni regionali che vede l’affluenza alle urne precipitare rispetto alle elezioni precedenti.
“Male l’affluenza, bene il risultato. Due a zero netto con quattro regioni su quattro strappate alla destra in nove mesi. La Lega asfalta Forza Italia e Grillo. Pd sopra il 40 per cento”. Lo ha scritto nella serata di ieri il presidente del consiglio Matteo Renzi su twitter commentando i dato delle elezioni in Emilia Romagna e Calabria. “In Emilia Romagna l’andamento del voto si stabilizza con Bonaccini al 48 per cento, Fabbri e il centro destra al 32 %, il Movimento Cinque Stelle al 13,5 per cento, Ncd al 2,5 per cento, la sinistra dura e pura al 3 per cento“, scrive ancora il presidente del consiglio.
Crollo dei votanti, circa il 60% degli elettori ha disertato le urne
Stefania Craxi – “Non contano piu’ i risultati elettorali e non serve attendere gli esiti dello spoglio. Le elezioni regionali in Calabria ed in Emilia Romagna sono una disfatta di immane proporzioni per la nostra democrazia“. Lo sostiene Stefania Craxi, presidente dei Rifomisti Italiani, sul suo profilo Facebook e Twitter. “Serve una riflessione profonda ed un’azione incisiva – conclude – che rivitalizzi l’intero tessuto politico ed istituzionale del Paese
Romano Prodi – “Se si andra’ su una percentuale al di sotto del 50% sara’ un dato preoccupante”. Cosi’ Romano Prodi, a margine di un evento coorganizzato dal Club de Madrid e dal Robert Kennedy Center, aveva commentato dopo le 19 la bassa affluenza al voto in Emilia Romagna. “Alle 19 la cosa che sorprende e’ che l’Emilia aveva un dato inferiore rispetto alla Calabria – ha aggiunto il Professore – mentre invece, di solito, e’ di 11/12 punti percentuali superiore”. “Quindi – ha concluso Prodi – c’e’ una particolare situazione di malessere“. Il dato delle 19 e’ stato confermato alle 23 ed e’ clamoroso: meno del 40% degli aventi diritto si e’ recato alle urne in Emilia Romagna (intorno al 37,7% dai primi dati), oltre il 30% in meno rispetto alle precedenti votazioni del 2010.
Il vice segretario del Pd, Lorenzo Guerini, esulta su twitter per il risultato: “Affluenza bassa dato negativo, bene Mario Oliverio e Stefano Bonaccini presidenti, Pd ben sopra il 40 per cento, cinque regioni su cinque da inizio anno”.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso!