Il ducetto: quella del lavoro è la riforma piu’ di sinistra che si sia mai vista. Se serve, metteremo la fiducia

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6 nov – Forse l’Ebetino, intendeva dire che la riforma del lavoro, con il jobs act è il provvedimento più sinistro che si sia mai visto. Vediamo i sinonimi di sinistro. Aggettivo: mancino manco sinistrorso levogiro spiacevole, sgradevole, sfavorevole, contrario, ostile, avverso, tragico, sciagurato, minaccioso, pauroso, funesto, infausto, nefasto cattivo, maligno, malevolo, crudele, inquietante, bieco, truce, torvo.

Il premier non eletto, che di tutto può parlare meno che di lavoro,  né dal punto di vista lavorativo, né della prestazione – perchè nella vita non ha mai fatto una mazza –  e menche meno dal punto di vista imprenditoriale, vista l’esperienza fatta assieme al padre che è finita in una bancarotta.

Premesso ciò il ducetto di Rignano sull’Arno, rivolgendosi a quei quattro sfigati che dicono di fare opposizione interna al suo partito, ha assicurato loro che la riforma del lavoro: “è la riforma più di sinistra che io abbia mai visto e la dead line per l’approvazione e’ il primo gennaio”.

Il signor ‘non vado al governo se non eletto’, si augura che non serva mettere la fiducia sul provvedimento, ma o “se serve” è pronto a farlo. Precisazione banale perchè si sa bene come si comporta chi non ha il coraggio di misurarsi con la forza delle proprie idee. Dentro il Pd, ha continuato: “a parte l’art.18 c’è un consenso totale”. E comunque, a dimostrare che sulla norma dello Statuto dei lavoratori non intende fare passi indietro, ha ribadito che “stiamo togliendo alibi e non diritti“.

Sulla Legge di instabilità (il decreto blocca Italia) più in generale l’occupante abusivo di Palazzo Chigi ha ammesso che il provvedimento “è aperto alla discussione” aggiungendo subito dopo però che “è rivoluzionaria”, a partire dal lavoro per arrivare alla riduzione delle tasse.

@Armando Manocchia