4 nov. – Il Cremlino non ha intenzione, almeno a breve, di commentare i risultati delle elezioni di domenica nell’Est Ucraina e non lo ritiene neppure necessario. Lo ha dichiarato il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov, parlando a margine di una cerimonia al Cremlino, nel Giorno dell’Unita’ nazionale.
Il riconoscimento da parte di Mosca del voto nel Donbass “non e’ necessario – ha sottolineato Peskov – sono elezioni svolte in quelle che si autodefiniscono repubbliche e la Russia non e’ parte in questo conflitto”. “Il ministero degli Esteri ha gia’ detto tutto quello che si poteva dire – ha aggiunto – e noi non abbiamo questo compito” (di fare ulteriori commenti).
Riferendosi alle recenti dichiarazioni dalla Ue e dagli Usa – che hanno minacciato ulteriori sanzioni e un maggiore isolamento di Mosca in caso venisse riconosciuto il voto – Peskov ha ribadito che “e’ del tutto illogico incolpare la Russia di destabilizzare la situazione”. “Siamo interessati a che i nostri confini siano stabili e pacifici – ha sottolineato, avvertendo che per la pace Mosca “ha fatto e fara’ tutto il possibile”. Infine, ha ribadito la linea gia’ espressa dal ministero degli Esteri, invitando a “promuovere il dialogo tra Kiev e i rappresentanti di questi territori, per l’allentamento della tensione”.