28 ottobre – E’ iniziata la deposizione a porte chiuse del presidente della Repubblica davanti alla corte d’assise di Palermo, per l’occasione in trasferta al Quirinale. Napolitano depone nel processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. Il pool dei pm è salita al Colle e durante una lunga riunione ha ultimato e scritto l’elenco delle domande che sottoporrà al capo dello Stato. All’udienza, che si svolge nella sala del Bronzino, partecipano una quarantina di persone: i giudici – togati e popolari -, la cancelliera, cinque pm e gli avvocati delle sette parti civili e dei 10 imputati, questi ultimi non ammessi dalla corte a partecipare direttamente o in videoconferenza alla testimonianza.
La stampa non potrà seguire l’udienza neppure a distanza – Nonostante le voci circolate in ambienti giornalistici, il Quirinale resta off limits alla stampa che non può seguire l’udienza neppure a distanza, attraverso la videoregistrazione: possibilità non esclusa dai giudici che avevano dato il nulla-osta alla presenza “da remoto” dei media, ma “bocciata” dal Colle che ha regolamentato rigidamente l’accesso al palazzo. Le parti processuali non potranno infatti portare cellulari, tablet, pc e strumenti di registrazione. L’udienza, che avrà inizio alle 10, sarà verbalizzata secondo le regole ordinarie, i verbali andranno poi alla corte e saranno disponibili per le parti, una volta trascritti, nei giorni successivi. tiscali
Alla faccia della trasparenza!!!!