Giallo sulla morte del ceo Total, crescono i dubbi sul veicolo in pista

Total_DeMargerie

 

23 ott 2014 – L’uomo “comune” avrebbe perso la bussola provocando la morte di un uomo anche troppo strategico per Mosca. Il conducente dello spazzaneve – entrato in collisione con il Falcon 50 in fase di decollo sulla pista dell’aeroporto di Vnukovo a Mosca, e diretto responsabile del decesso del numero uno di Total Christophe de Margerie e di altri tre membri dell’equipaggio – ha detto agli investigatori che non riusciva a comprendere come avesse fatto a ritrovarsi sulla pista.

Crescono i dubbi non solo sulla dinamica dell’incidente, ma anche sui motivi per i quali i due veicoli si siano trovati sulla stessa strada.

Vladimir Martynenko, 60 anni, ancora indossava la sua uniforme dell’aeroporto, quando ha parlato agli investigatori. E ora le indagini entrano nel vivo, soprattutto per risolvere il quesito principale: come mai si trovava proprio in mezzo alla pista lo spazzaneve? E ancora: l’uomo era davvero ubriaco, come subito diffuso dalle agenzie russe, secondo il solito stereotipo “Russia-Vodka”? Oppure era sobrio come sostiene il suo legale e dimostrano le immagini diffuse dalla tv russa? Gli inquirenti infatti avevano detto inizialmente che il conducente era ubriaco, ma Martynenko parlava chiaramente e sembrava calmo in un video, apparentemente girato da un cellulare e trasmesso dal Primo canale. Le sue responsabilita’ in realta’ non sono da poco, visto che quel suo perdere la bussola, ha provocato oltre che la morte di quattro persone, un vero danno alla Russia e ai rapporti tra Russia e Francia.

Il Cremlino appena giunta la notizia del disastro aereo allo scalo di Vnukovo a Mosca, era gia’ ben conscio di aver perso un “amico”, come lo stesso Vladimir Putin lo aveva definito nel suo telegramma di condoglianze. Ma la morte del numero uno di Total de Margerie, potrebbe significare ben altro: la piu’ grande azienda francese potrebbe anche cambiare politiche nei confronti di Mosca. E sicuramente questo non sorride al Cremlino. In particolar modo in un frangente storico e geopolitico cosi’ complesso. Questo ovviamente accende ulteriormente i riflettori sulle indagini, a cui partecipa anche la Francia che ha mandato i suoi esperti per decrittare le scatole nere del Falcon.

L’avvocato Aleksandr Karabanov sostiene che Martynenko non beve a causa di problemi cardiaci, ma potrebbe aver consumato caffe’ corretto con “poche gocce” di alcool. Il driver e’ in stato di arresto per 48 ore e una Corte di Mosca dovrebbe decidere se potra’ prolungare il fermo. “Il mio cliente e’ affetto da una malattia cronica del cuore, non beve, questo puo’ essere confermato da parenti e medici”, ha detto. Per poi aggiungere: “Non vogliamo che la responsabilita’ per l’incidente ricada sull’uomo comune” ha detto Karabanov. asca