Titolare di sala giochi rapinato e preso a pugni da 18enne marocchino

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20 ottobre – Voleva tentare la fortuna al gioco un giovane di Cologna Veneta, ma probabilmente non gli andava a genio l’idea di rischiare i propri soldi e così ha cercato una scappatoia, che però gli ha fatto solo guadagnare gli arresti domiciliari.

Y. C., 18enne di origini marocchine e residente a Cologna Veneta, intorno alle 13.30 dell’altro giorni si è presentato alla sala giochi “Las Vegas” in piazzale Vittorio Veneto con il volto parzialmente travisato dal cappuccio della felpa. L’esercizio, gestito da un 25enne cinese, a quell’ora era vuoto e il ragazzo si è diretto subito dietro il bancone dove ha aperto un cassetto dal quale ha prelevato un mazzo di “Gratta&Vinci” di svariati prezzi e tipi, sfruttando il fatto di non essere stato notato subito dal titolare. A quel punto l’esercente si è accorto della sua presenza ed è immediatamente intervenuto per recuperare il maltolto.

Questo però ha scatenato la reazione del giovane, che ha sferrato una serie di pugni in faccia al titolare della videolottery. Così, mentre il 25enne era terra con il naso sanguinante, il ladro ha potuto fuggire indisturbato dalla sala deserta. Non ha fatto però molta strada. Infatti il furfante è tornato sui passi per intimidire e minacciare di morte l’esercente, dopodiché si è dileguato. Poco dopo però sono giunte sul posto le pattuglie dei Carabinieri di Ronco e Cologna, che hanno subito dato il via alle ricerche, dopo aver prestato soccorso allo sfortunato 25enne, che è stato trasferito in ambulanza all’ospedale di San Bonifacio dove gli è stato riscontrato un trauma facciale guaribile in sette giorni.

I militari hanno identificato il rapinatore visionando le immagini riprese dal circuito di videosorveglianza della sala scommesse e successivamente hanno dato il via alle ricerche, che nel giro di poco hanno dato i frutti sperati. Y. C. è stato trovato intorno alle 15 in viale Verona, con lo stesso abbigliamento indossato durante il colpo. Nell’estremo tentativo di non farsi riconoscere dai carabinieri, il 18enne si è coperto il volto con le mani ma questo non è servito ad evitargli l’arresto per rapina. Ovviamente dei “Gratta&Vinci” trafugati un’ora prima non c’era più traccia.

Il ragazzo ieri mattina si è presentato al tribunale di Verona per il processo per direttissima, dove il giudice ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari presso l’abitazione in cui vive con la famiglia, aspettando di comparire nell’udienza fissata per il 26 novembre.

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