Raid USA: Jihadisti con lanciamissili sono a 12 km dall’aeroporto di Baghdad

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11 ott. – Un gruppo di jihadisti dello Stato islamico e’ riuscito a infiltrarsi ad Abu Ghraib, alle porte di Baghdad, ad appena 12 chilometri dall’aeroporto internazionale della capitale. Lo ha riferito la Cbs, sottolineando che la maggiore preoccupazione del ministero della Difesa iracheno e’ che i miliziani sunniti sono armati di ‘Manpads’, un sistema missilistico anti-aereo trasportabile a spalla, che permetterebbe loro di abbattere i velivoli in fase di decollo e di atterraggio.

I miliziani si sono nascosti nella citta’ tristemente nota per la prigione in cui detenuti iracheni furono torturati dai soldati americani. L’esercito di Baghdad sta controllando a tappeto i sobborghi della citta’ per individuare ed eliminare gli jihadisti.
Secondo fonti militari irachene, i miliziani sono riusciti ad arrivare anche nella capitale dove ci sono “cellule dormienti” pronte a colpire e che quotidianamente organizzano attentati e omicidi mirati. Tuttavia, Baghdad non sarebbe in pericolo imminente e per la difesa della capitale sono stati schierati 60mila soldati, assieme a 12 squadre di consiglieri militari americani.

Mentre l’attenzione del mondo e’ puntata su Kobane, l’enclave curda in Siria al confine con la Turchia, gli jihadisti dell’Isis stanno avanzando in Iraq e stanno per conquistare la strategica provincia sunnita di Anbar. A lanciare l’allarme sono fonti americane che hanno parlato di una situazione “fragile” e hanno riconosciuto che i peshmerga curdi sono molto piu’ efficaci dell’esercito iracheno nel fronteggiare l’Isis.

Il governo provinciale di Anbar ha chiesto a Baghdad di rivolgere un appello agli Stati Uniti affinche’ inviino truppe di terra per fronteggiare i miliziani sunniti e il vicepresidente del Consiglio locale, Faleh al-Issawi, ha avvertito che la provincia potrebbe “cadere in 10 giorni”.