Con la crisi, sottratti alle famiglie greche 170 miliardi di euro

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5 ottobre – La devastante crisi economica che da sette anni ha colpito la Grecia ha prodotto nelle famiglie la perdita netta di circa 170 miliardi di euro. Lo riferisce il sito web GreekReporter pubblicando i risultati di un nuovo studio condotto dal Gruppo Julius Baer, una banca privata elvetica. I ricercatori del Julius Baer hanno prima compilato le liste delle attività finanziarie e delle proprietà di tutte le famiglie europee, quindi ne hanno sottratto i debiti arrivando così ad una stima finale delle loro ricchezze.

La ricerca ha dimostrato che la ricchezza privata in Europa ha raggiunto il livello più alto nel 2013 con 56 trilioni di euro (56mila miliardi) in totale, con un aumento del 17% rispetto all’anno precedente. Ma questa immagine di prosperità generalizzata non deve trarre in inganno, avvertono gli esperti elvetici, perchè esistono grandi differenze fra un Paese e l’altro.

I tedeschi, per esempio, sono diventati più ricchi di due trilioni di euro rispetto ai livelli pre-crisi, mentre il patrimonio complessivo di tutte le imprese elvetiche è cresciuto di un trilione.

D’altro canto, nei Paesi del Mediterraneo – in particolare Spagna e Grecia – la ricchezza privata si è deteriorata in modo drammatico. In totale, i patrimoni dei greci sono calati del 23% rispetto ai livelli del 2007 e le famiglie greche hanno perso in tutto 170 miliardi di euro dall’inizio della crisi.

Nello stesso periodo, le famiglie spagnole hanno perduto il 28% netto delle ricchezze di cui disponevano prima della crisi.

(ANSAmed).