Napoli, De Magistris: devono usare plutonio per farmi cadere

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3 ott. – Dell’arrivo dell’avviso di chiusura indagini per la societa’ di scopo costituita per l’America’s cup a Napoli ad aprile 2012, ha appreso la notizia “a mezzo stampa nello stesso giorno della notifica della sospensione.
Mai ricevuto nessun atto. Non mi scalfisce. Chi fa l’amministratore, chi sta in prima linea e ci mette la faccia, deve mettere in conto di essere sottoposto a indagini della magistratura. Si stanno saldando tutti per cercare di farmi cadere e dimettere. Ma non mollero’. Devono usare proiettili al plutonio per farmi cadere“.

Luigi de Magistris, all’inaugurazione di una fiera, torna sulla sua tesi delle ‘mani sulla citta” che lo vogliono lontano dalla poltrona di primo cittadino. “Non so neanche di che si parla – aggiunge – curioso che continui lo stillicidio mediatico. Ci difenderemo anche da questo”. In 15 anni “mi hanno rivoltato come un calzino. Sono un uomo onesto. E penso che portare l’America’s cup a Napoli sia stata intuizione importante, non un errore.   Poi la magistratura indaga, ma io quello che ho fatto e’ stato portare la Coppa America a Napoli e non ho proprio idea di cosa si possa ipotizzare”.

L’ex pm ripete ancora che stara’ “molto di piu per strada, e’ una cosa che mi stimola molto”, nel periodo della sospensione. “Ai cittadini voglio dimostrare che questa brutta vicenda non scalfisce la continuita’ dell’azione politica in giunta”. “Sempre sindaco sono, anche se sospeso”, ricorda. Anzi “sospeso e liberato. Sono ancora piu’ sereno, libero e forte di prima. Sto avendo attestati di solidarieta’ da cittadini che mi danmo energia”.

Poi un avvertimento a giunta e maggioranza: “ogni uomo e donna si assuma la propria responsabilita’”, anche se a suo giudizio la sua ‘rivoluzione arancione’ “politicamente si sia rafforzata”. E a chi gli chiede se metterebbe le mani sul fuoco sulla sua maggioranza, risponde: “mani su fuoco le metto solo su me stesso e non mi sono mai bruciato”.