In carcere su sedia a rotelle per concorso in rapina, gli rifiutano l’intervento

disabili2 ottobre – I Radicali italiani lanciano l’appello a favore di Fabio Ferrara, il detenuto rinchiuso nel carcere napoletano di Secondigliano. ”Fabio Ferrara – denuncia Luigi Mazzotta, membro della segreteria Radicali italiani – vive sulla sedia a rotelle ed ha bisogno di un urgente intervento chirurgico per una infezione alla vescica”.

I radicali hanno organizzato per venerdi’ prossimo, 3 ottobre, un presidio di protesta fuori il carcere di Secondigliano. Sara’ presenta anche la moglie di Ferrara, Anna Belladonna.

Segnaliamo il caso di Fabio Ferrara che vive prigioniero su una sedia a rotelle nel penitenziario di Secondigliano e da oltre otto mesi attende il permesso dal magistrato di sorveglianza per essere sottoposto ad un delicato ed urgente intervento chirurgico alla vescica. Salviamo il cittadino Ferrara – conclude Mazzotta – . Aiutiamo lo Stato Italiano ad uscire dalla flagranza di reato!’

E’ sulla sedia a rotelle da diversi anni: è rimasto ferito gravemente al momento dell’arresto per concorso in tentata rapina, e dopo sei giorni di coma si è risvegliato, ma è rimasto immobilizzato. Al momento è detenuto nel carcere di Secondigliano, in infermeria: nella sua stanza, adatta a una sola persona, ci sono lui in carrozzina e un altro detenuto, che gli fa da piantone, lo aiuta a lavarsi, a muoversi. Ma non è il piantone, nonostante Fabio, 35 anni, abbia il pannolone e non sia autonomo: “E’ una condizione disumana – denuncia Luigi Mazzotta, dell’associazione Radicali Per La Grande Napoli – che gli ha riservato lo Stato italiano, condizioni disumane per le quali l’Europa ci ha condannato e che continuano. Questo detenuto deve essere operato alla vescica, ma si trova in una cella piccolissima dove a malapena entra la carrozzella e attende questo ricovero da oltre sei mesi“. L’esponente dell’associazione radicale “Per La Grande Napoli” ha visitato il carcere di Secondigliano qualche giorno fa, insieme al senatore Ncd Luigi Compagna.