Razzismo, Obama contro la Polizia: “Troppi giovani di colore si sentono presi di mira”

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28 settembre – “Troppi giovani uomini di colore si sentono presi di mira dalle forze dell’ordine, colpevoli solo di camminare perchè sono neri o di guidare perchè sono neri, giudicati da stereotipi che alimentano la paura, il risentimento la mancanza di speranza”.

Lo ha dichiarato il presidente Barack Obama, intervenendo alla cena annuale del Congressional Black Caucus, composto da deputati afroamericani. Obama ha denunciato con forza le discriminazioni razziali, facendo riferimento alla sparatoria in cui il diciottenne di colore Michael Brown è stato ucciso da un agente di polizia a Ferguson, in Missouri. Presenti in sala anche i genitori del ragazzo.

Significative disparità razziali, secondo Obama, persistono ad esempio quando si tratta di applicare la pena di morte. “La maggioranza degli americani pensa che il sistema giudiziario tratti diversamente i cittadini in base alle diverse razze. E questo genere diffidenza”, ha spiegato il presidente.”La diffusa diffidenza verso le forze dell’ordine sta corrodendo l’intera America, non solo le sue comunità afroamericane”, ha aggiunto il presidente. E questo, “rende la gente vittima del crimine e che avrebbe bisogno delle forze dell’ordine riluttante ad andare dalla polizia, perchè non si fida.

E la cosa peggiore – ha affermato Obama – è che questo lascia il segno nei cuori dei nostri figli, portando alcuni giovani a temere inutilmente le persone diverse da loro, mentre conduce altri a sentirsi costantemente sospettati, qualunque cosa faranno”. “NOn è questa la società che vogliamo – ha ribadito il presidente – non è questa la società che i nostri figli meritano”.