25 settembre – “L’accordo di libero scambio tra Ue e Stati uniti è iniquo. L’Europa non dovrebbe firmarlo”. Lo sostiene Joseph Stiglitz, premio Nobel per l’economia, cha ha parlato del l Ttip nel corso di una lectio magistralis nella nuova aula dei gruppi parlamentari della Camera. Alla domanda di eunews sui motivi per i quali l’accordo non dovrebbe essere sottoscritto, il professore spiega che “si tratta di un accordo la cui intenzione sarebbe di eliminare gli ostacoli al libero commercio. Tuttavia – aggiunge – gli ostacoli al libero scambio sono le regole per la tutela dell’ambiente, della salute, dei consumatori, dei lavoratori”.
L’economista accusa “le grandi compagnie di entrambi i lati” di volere questo trattato perché garantirebbe loro “profitti maggiori”. A che prezzo? E’ la domanda su cui il premio Nobel invita a riflettere. “I costi in termini per la salute, l’ambiente, la sicurezza dei cittadini sarebbero enormi”, sostiene. Costi che a suo parere non sono neppure valutabili, perché è in atto un tentativo di “sottrarre il trattato al processo democratico, invece di avere un dibattito su questi temi”. Secondo Stiglitz, il trattato “mina le tutele che europei e statunitensi hanno creato in decenni e accresce le disuguaglianze sociali, dando profitti a poche compagnie multinazionali a spese dei cittadini”.
Nel corso della lezione, invece, il professore aveva spiegato perché l’Europa non funzioni. Il principale accusato è l’austerity. “Il rigore – spiega Stiglitz – non fa che accentuare gli effetti della crisi”. Tanto è vero se si considera che “i paesi che con maggior decisione hanno imboccato la strada del rigore sono quelli che hanno subito gli effetti peggiori della crisi”.
Fonte EUNEWS