15 settembre – PONTE DI BRENTA. Non hanno un lavoro, non hanno denaro, non hanno cibo. Da quattro notti dormono in auto. Da tre giorni non mangiano. La loro casa è diventata una Ford Fiesta nera, parcheggiata sul ciglio della strada, davanti all’ex albergo-ristorante,ora dismesso, “Le Padovanelle”, di via Chilesotti.
Loro sono una coppia di padovani e il loro cagnolino Small, un Pincher di 5 anni. «Sono uno dei tanti disoccupati», afferma Dimitri Salata, 39 anni, che ha perso il lavoro nel settembre 2013 a causa della crisi, e che ora vive con la compagna nella propria auto. «Ho fatto la guardia giurata, poi con i tagli del personale sono rimasto senza lavoro. Ho perso anche la casa. Nell’ottobre dello stesso anno siamo stati sfrattati perché non avevamo soldi per pagare l’affitto».
Da quel momento la coppia, sempre accompagnata dal loro cagnolino, ha vissuto grazie all’ospitalità di qualche amico e parente, ma adesso si trova in mezzo a una strada. «Riceviamo 150 euro al mese di sostegno dei servizi sociali del Comune di Noventa, dove abbiamo la residenza, ma con 150 euro in due non si vive», spiega Dimitri Salata, che insieme alla compagna, Fulvia Mazzucchi, 58 anni, la settimana scorsa per 5 giorni ha soggiornato alla Casa a Colori. «Quello che ci fa arrabbiare è che noi italiani non veniamo aiutati da nessuno, mentre gli stranieri ricevono 30-40 euro al giorno e ospitalità gratuita». Una situazione di assoluta precarietà tanto che Fulvia dal forte stress accumulato ha dovuto addirittura ricorrere alle cure del pronto soccorso. «Sono dimagrita di 10 kg, non mangio e sto male psicologicamente», racconta la donna. «Tra giugno e luglio siamo rimasti per quasi un mese a dormire in auto in una strada del quartiere Forcellini». Ma la coppia continua a sperare. «Abbiamo sempre vissuto da cittadini onesti e vorremmo ricevere una mano dal Comune adesso che ci troviamo in difficoltà», dice Dimitri Salata. «Ci piacerebbe avere una casa, dove poter stare tutti e tre insieme; io, la mia compagna e Small, che non lasceremmo mai da solo».
Alice Ferretti mattinopadova
Fulvia e Dimitri , leggo la Vs. storia e sono arrabbiato . Sono un piccolo imprenditore Calabrese , in difficoltà a causa delle enormi lungaggini nei pagamenti da parte dello stato sugli appalti pubblici . Quest’inverno abbiamo condotto una lotta contro questo sistema , chiamando anche striscia la notizia , ma nonostante Renzi ed i mille impegni presi , nulla è cambiato e nel mese di agosto sono stato costretto a licenziare 2 dipendenti . Ho poco , ma se posso contribuire con una piccola donazione affinchè riviviate almeno un giorno da esseri umani ed Italiani , fatemi sapere tramite la redazione come posso fare . Vi sono vicino . E credo tutta l’Italia .
Un paese che non tutela i suoi cittadini e un paese allo sbando….