15 settembre – Sono circa 2500 i combattenti tunisini arruolati nell’Isis, lo Stato Islamico che controlla parte di Sria ed Iraq. A dichiararlo è il Ministro dell’Interno tunisino Lofti Ben Jeddou nel corso di un’intervista su Al Arabiya, nella quale ha precisato che 250 di essi sono già stati assicurati alla giustizia dopo aver tentato di rientrare in Tunisia e che i servizi di sicurezza hanno impedito a più di 9000 giovani tunisini di recarsi in Siria per raggiungere i gruppi armati di Isis.
Il ministro ha poi rivelato l’esistenza di minacce terroristiche volte a turbare lo svolgimento regolare delle elezioni, citando i comunicati di Abou Iyadh, capo dell’organizzazione terroristica Ansar Al Charia in Tunisia e Abdelmalek Droukdel, dirigente dell’AQMI, ma ha tuttavia tenuto a rassicurare i tunisini affermando che sono stati messi in atto piani di sicurezza efficaci per evitare ogni pericolo. Il rischio maggiore è rappresentato dal fatto che terroristi potrebbero infiltrarsi in territorio tunisino approfittando della situazione caotica della vicina Libia.