12 SETTEMBRE – ”Abbiamo sempre tenuta alta l’attenzione affinche’ vi fosse integrazione e rispetto interreligioso in Italia, bandiera in cui oggi troppi si avvolgono senza aver mai lavorato in questa direzione. Non deve essere la paura del Califfato a spingere nel cercare una via di dialogo con l’Islam che rifiuta il terrorismo, ma la volonta’ di comprendere e interagire con un mondo culturale che e’ preminente nel Mediterraneo. Uno scenario in cui e’ prevalente la posizione dell’Italia per la sua capacita’ di intelligence”.
Lo hanno affermato in una nota i membri M5S del Copasir auspicando che ”siano finiti i tempi del datagate, in cui governi occidentali si spiavano vicendevolmente, per poi trovarsi a corto d’informazioni sui veri fenomeni terroristici. Bisogna condividere informazioni e rispettare le capacita’ di intelligence di ogni Paese. Oltremodo e’ fondamentale coinvolgere i paesi arabi per fermare l’avanzata dell’Isis”.
Il deputato Angelo Tofalo e i senatori Vito Crimi e Bruno Marton sottolineano come ”la priorita’ rimanga gli ostaggi italiani. Ma ulteriore priorita’ e’ un dialogo a tutti i livelli con il mondo islamico che rifiuta la violenza terroristica. Non un dialogo di comodo, ma concreto che riporti al centro la capacita’ italiana di leadership condivisa nel Mediterraneo, anche nel campo dell’intelligence”.