7 settembre – “Mancano 115 giorni alla fine del semestre di Presidenza italiana dell’Ue. Abbiamo l’occasione irripetibile non solo per proporre ma anche per ottenere un impegno più forte dell’Europa nella gestione dell’immigrazione, per non essere più soli. Per ottenere un pieno impegno dell’Europa è necessario che anche l’Italia cambi e faccia “i compiti a casa”. In questi 115 giorni dobbiamo approvare lo ius soli riconoscendo la cittadinanza italiana a chi è nato in Italia e archiviare definitivamente la legge Bossi – Fini, bocciata da un corso durato un decennio in cui l’Italia non è mai uscita dall’emergenza. Ho lanciato questa proposta ieri dal palco della Festa nazionale del PD a Bologna. L’Italia è pronta. Riforma immigrazione e cittadinanza in 115 giorni.”
Così l’eurodeputata Kyenge (Pd) su facebook
Ma che cosa sta dicendo, assolutamente no, per chi è nato in Italia non può essere italiano, deve avere la sua cittadinanza d’origine e basta.
Comunque basta con questi emigrati non bisogna farli partire non soccorrerli.
Se viviamo in un paese democratico perché non fare un bel referendum? Parlate sempre di democrazia solo quando fa comodo a voi.
Fatevi esprimere con una votazione, democraticamente, questa parola la usate a vostro piacimento solo quando vi fa comodo.