5 set. – Dopo cinque mesi di combattimenti e piu’ di 2.600 morti, l’Ucraina e i ribelli filo-russi hanno firmato a Minsk un accordo per un cessate il fuoco nelle regioni orientali a partire dalle 18 (le 17 ora italiana). L’intesa in 14 punti, firmata alla presenza di rappresentanti russi e dell’Osce, prevede uno scambio di prigionieri, ma l’esercito di Kiev e i ribelli filo-russi non si ritireranno dalle loro attuali posizioni. L’Osce vigilera’ sul rispetto del cessate il fuoco.
La validita’ del cessate il fuoco in Ucraina raggiunto a Minsk “va testata”. Cosi’ Barack Obama sugli sviluppi della crisi ucraina su cui e’ speranzoso ma realisticamente scettico. Allo stesso tempo il presidente americano ritiene che se la tregua dovesse reggere le sanzioni contro la Russia potrebbero essere revocate, considerando anche il fatto che ci vorra’ del tempo affinche’ l’intesa dispieghi tutti i suoi effetti.
Il presidente ucraino, Petro Poroshenko, ha annunciato che i prigionieri russi nelle mani delle forze ucraine saranno rilasciati probabilmente domani. Il Cremlino ha espresso l’auspicio che il cessate il fuoco sia “rispettato completamente” e che i negoziati proseguano per arrivare ad una soluzione pacifica del conflitto. Da Minsk arrivano notizie che i colloqui stanno continuando. Poroshenko ha definito la tregua “preliminare” ma ha assicurato che Kiev e’ pronta a garantire alle regioni russofone un ampio decentramento dei poteri e autonomia linguistica.
“La vita umana”, ha affermato il presidente ucraino, “e’ il valore piu’ prezioso e dobbiamo fare tutto il possibile e anche l’impossibile per mettere fine allo spargimento di sangue e alla sofferenza”. Il premier ucraino Arseniy Yatsenyuk ha chiesto a Usa e Ue di agire da garanti. Da parte loro, i separatisti hanno precisato che la tregua non e’ una rinuncia all’indipendenza che resta il loro obiettivo.
La tregua e’ stata firmata mentre a Newport, in Galles, volgeva al termine il vertice della Nato. Il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Anders Fogh Rasmussen, ha auspicato che il cessate il fuoco sia “rispettato in buona fede”. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha esortato a “tenere aperto il canale del dialogo”. Il premier ha auspicato che in Russia prevalga la saggezza. “Voglio sperare che il Presidente Putin abbia davvero il desiderio di porre fine alle polemiche e alle invasioni di sovranita’ che ci sono state”, ha detto.
Renzi ha precisato che se la tregua non terra’, le sanzioni decise dall’Ue saranno applicate. Rasmussen ha annunciato l’approvazione del piano di rafforzamento delle difese dell’Alleanza nell’Europa orientale in risposta all’intervento russo in Ucraina. Piano che include la creazione dell’annunciata “punta di lancia” dell’Alleanza, una forza di reazione rapida di 5.000 uomini con cinque basi nei Paesi baltici, in Polonia e Romania, in grado di essere operativi entro 48 ore.
L’animatore Renzi non potrebbe nemmeno pulire le scarpe ad uno stratega come Putin e si permette pure di parlare. Non sapevo che in Italia c’era tanta gente idiota, ancora oggi non possa credere che qualcuno abbia votato un pagliaccio come questo.