5 sett – Da oggi gli immigrati potranno infatti partecipare ai concorsi della pubblica amministratore e ambire quindi al posto fisso in ospedali, enti locali, ministeri, scuole e aziende pubbliche. Una novità, perché fino ad ora per un contratto a tempo indeterminato in queste strutture era necessaria la cittadinanza in un paese Ue. La rivoluzione arriva con la Legge europea 2013, approvata ad agosto per recepire le normative europee ed evitare così l’apertura di una procedura di infrazione da parte di Bruxelles. “Si tratta di un diritto riconosciuto in ambito europeo – sottolinea il ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge -. Tutti quegli stranieri che vivono il Paese come la propria terra possono indubbiamente rappresentare un valore aggiunto e strategico in ambito economico, culturale e sociale”.
La novità permetterà agli stranieri extracomunitari che già hanno un lavoro precario all’interno della pubblica amministrazione di essere stabilizzati. Per partecipare a un concorso dovranno comunque dimostrare di conoscere la lingua italiana. La nuova legge pone poi delle limitazioni. Innanzitutto gli immigrati non potranno entrare nella magistratura, nella polizia o nell’esercito, dal momento che potranno aspirare soltanto a ruoli che “non implicano esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri, ovvero non attengono alla tutela dell’interesse nazionale”.
La normativa europea appena recepita dà inoltre la possibilità di partecipare ai concorsi pubblici solo a chi è in possesso di un permesso di soggiorno CE di lungo periodo (la vecchia carta di soggiorno a tempo indeterminato, che può essere richiesta solo da chi possiede un permesso di soggiorno da almeno 5 anni), a chi ha ottenuto lo status di rifugiato oppure la protezione sussidiaria, associata a un permesso di soggiorno di tre anni per chi, pur non essendo soggetto a persecuzione personale, rischia di subire danni gravi nel caso di ritorno nel paese di origine.
Restano dunque esclusi gli stranieri con permesso di soggiorno semplice a tempo limitato. In fase di discussione alla Camera Pd, Sel e M5S hanno cercato di allargare le maglie delle assunzioni pubbliche anche a loro. Ma la proposta è stata per il momento accolta solo come un impegno del governo a “valutarne la possibilità”. […]
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Hanno veramente deciso di regalare l’Italia a questi immigrati che non sono stati capaci di rendere vivibile il paese nel quale vivevano. Invece d’importare cervelli importiamo problemi ( Kyenge inclusa) che oltre a non saper fare nulla pretendono di comandare a casa nostra. Se vogliamo cambiare le cose prima di tutto dobbiamo bloccare gli italiani traditori e venduti all’Eu e agli USA che permettono tutto ciò.
in africa io non posso partecipare a nessun concorso pubblico, loro invece si è una vergogna.
Poi ci sono gli italiani che non hanno un ca@@o di lavoro…ah ma loro si preoccupano solo per questa categoria di persone!!!!