1 sett – Vladimir Putin “non ha mai rispettato gli impegni presi in diversi contesti” sulla crisi in Ucrina, per risolvere la quale, comunque, “la diplomazia non ha alternative”. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera dopo la nomina a capo della diplomazia dell’Unione Europea.
Comunista, pacifista, filo-Usa e antirazzista: Mogherini diventa lady Pesc
“È interesse dell’Ucraina, dell’Europa e della Russia che la crisi abbia una soluzione politica e non una soluzione militare, che semplicemente non esiste”, ha sottolineato la neo ‘Lady Pesc’, “Ma ogni volta che si sono gettate le premesse per un’intesa, gli sviluppi sul terreno l’hanno smentita. Putin non ha mai rispettato gli impegni presi in diversi contesti, a Ginevra, in Normandia, a Berlino. Ha sprecato l’opportunità di dare una svolta, esercitando la sua influenza sui separatisti, in occasione dell’abbattimento dell’aereo malese”.
Il presidente russo ha inoltre sollecitato l’istituzione di una “statalità” russofona nel sudest dell’Ucraina. “La distanza tra impegni e comportamenti concreti è stata enorme, ora c’è questo nuovo sviluppo che metterebbe ulteriormente in discussione l’integrità territoriale, la tenuta stessa del Paese”, ha proseguito Mogherini, “Per me in questa fase è essenziale sostenere il principio che un Paese possa scegliere l’opzione europea senza per questo danneggiare o minacciare la Russia. È una scelta positiva, quella della strada europea. E così dev’essere percepita. Con questa idea abbiamo costruito l’idea di partnership con Mosca” che in questo momento, “per volontà di Putin, non c’è più: la Russia in questo momento non è più partner strategico, ma rimane strategica del nostro continente”.
Secondo l’Alto rappresentante, “è interesse di tutti che Paesi che condividono uno spazio geografico cooperino e lavorino insieme. Ma non è ciò che sta succedendo. Le azioni russe vanno in senso opposto: aggressione militare, provocazioni”. Mogherini ha ribadito che “la diplomazia non ha alternative e le sanzioni sono uno degli strumenti a disposizione di questa politica. Ma devono far parte di una strategia complessiva, che forse a volte è mancata. Il punto è se l’efficacia che le sanzioni stanno dimostrando di avere sull’economia russa producano comportamenti razionali nella sua leadership. In questa fase il Cremlino agisce contro gli interessi del suo popolo”. TMNEWS
Dalle dimensioni del suo cervello dovrebbe chiamarsi MOSCERINI. Abbiamo
un altro cane al guinzaglio USA, che mentendo spudoratamente permette ad Obama di portare avanti il piano per sbarazzarsi della Russia facendo pagare all’Europa il prezzo delle sanzioni. Liberiamoci di quasto indegno governo.