Secondo Renzi il PD dei cattocomunisti progressisti sta cambiando l’Italia

 

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26 agosto – “Abbiamo scelto di abbinare la spinta verso il futuro, che sempre contraddistingue i democratici e i progressisti, con l’orgoglio per le nostre radici, per le culture che si sono mescolate nell’impasto unico del Pd; quelle della sinistra, della sua tradizione, del cattolicesimo democratico, del liberalismo, dell’ambientalismo. Abbiamo scelto di chiamare le nostre feste de l’Unità, per dire che questa è casa nostra, una casa aperta, e che il giornale fondato da Antonio Gramsci tornerà a vivere, a creare dibattito, a sferzare e sferzarci, come ha fatto in tutti questi anni e come fa Europa, più giovane, ma vitale”.

La Festa dell’Unità – È quanto scrive il presidente del consiglio e segretario nazionale del Pd, Matteo Renzi in un messaggio per la Festa nazionale dell’Unità che prenderà il via domani alle 18 al Parco Nord di Bologna per proseguire fino al 7 settembre (e al 22 in versione provinciale). “Tutti noi siamo chiamati a uno sforzo di sobrietà, di rigore, di trasparenza – aggiunge Renzi -. È quello che abbiamo cominciato a fare, con determinazione, con le iscrizioni, il fundraising. I giorni della Festa de l’Unità di Bologna saranno l’occasione per preparare una stagione di governo che sarà difficile e appassionante, perchè stiamo cambiando l’Italia. Coinvolgendo, e non escludendo. Correndo, ma senza lasciare nessuno indietro, come il Festina lente (affrettati lentamente) che mi ha accompagnato per tanti anni a Palazzo Vecchio a Firenze. Aprendo, senza perdere mai il senso di chi siamo e da dove veniamo”. “Buona Festa a tutti – conclude Renzi – ai volontari di Bologna e di tutte le feste in corso da settimane in giro per l’Italia, ai militanti, ai curiosi che passeranno a sentire un concerto, alle donne e agli uomini che onoreranno il credito concesso al Pd dagli italiani”.

Non accettiamo lezioni – ”Ogni tanto qualcuno ci viene a fare la lezione sulle priorità, che noi abbiamo ben chiare”, mette in chiaro il premier, sempre nel messaggio che apre il programma della Festa Nazionale dell’Unità. Il presidente del Consiglio ricorda l’agenda di riforme del Governo, sottolineando che le priorità ”riguardano complessivamente l’assetto dell’Italia, la sua capacità di fare fronte agli impegni presi”, soprattutto ”nel pieno del nostro semestre di presidenza dell’Unione”. E questo, spiega Renzi, ”è il senso dei mille giorni, che i soliti noti hanno voluto leggere come un rallentamento della nostra azione di cambiamento e invece ne costituisce l’orizzonte, la profondità e l’intensità di un mandato di legislatura”.