25 agosto – L’embargo russo e le pesanti ripercussioni economiche ai danni del settore agroalimentare italiano e veneto arrivano nelle aule del Parlamento Europeo.
A portare la questione all’attenzione di Bruxelles è l’europarlamentare e vice segretaria veneta della Lega Nord, Mara Bizzotto, che ha presentato un’interrogazione urgente alla Commissione UE con le esplicite richieste di procedere allo “stanziamento di fondi europei straordinari e all’attivazione di un piano europeo di sostegno per tutti i settori e gli operatori colpiti dall’embargo russo”.
Nell’interrogazione si chiede alla Commissione UE se e quando ha intenzione di interrompere le sanzioni contro la Russia che hanno provocato, come risposta da parte di Mosca, la chiusura del loro mercato per un lungo elenco di prodotti Made in Italy.
“L’embargo russo – scrive l’europarlamentare leghista – sta producendo conseguenze terribili per tutta l’economia del nostro territorio e rischia di mettere davvero in ginocchio il comparto agroalimentare di casa nostra, a tutto vantaggio di Paesi extra UE come la Turchia. Le stime dei possibili danni economici, diretti ed indiretti, sono impressionanti: circa 100 milioni di euro per il solo Veneto, quasi 1 miliardo di euro per l’Italia. Ma questo è ancora nulla rispetto ai danni devastanti che l’embargo russo può provocare nel tempo, soprattutto se verrà esteso anche ad altri comparti.
I 125 milioni di euro che la UE ha finora stanziato per tutta Europa per fronteggiare l’embargo russo, sono una presa in giro perché del tutto insufficienti a coprire le pesanti perdite. Si impone quindi, da parte europea, una seria riflessione sulle proprie decisioni ed un urgente piano di azioni compensative in grado di fornire, il prima possibile, finanziamenti straordinari a favore degli operatori del settore agroalimentare danneggiati dall’embargo.
La Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo affronterà il caso dei danni provocati dall’embargo russo all’intero settore agroalimentare nelle prossime sedute in programma il 3 e 4 settembre. Sarà questa un’importante occasione per chiedere subito misure urgenti e concrete a tutela dei produttori dei nostri territori e per ribadire l’assurdità delle sanzioni UE contro la Russia che si stanno rivelando un pericolosissimo boomerang per la nostra economia” conclude Mara Bizzotto, membro della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo