21 agosto- Appare “sempre più probabile” che la mano che ha ucciso Foley sia di un cittadino britannico. Lo ha confermato il primo ministro britannico David Cameron in persona. “E’ una cosa scioccante, ma sappiamo che fin troppi britannici sono andati in Siria e in Iraq coinvolti in atti di estremismo e violenza e quello che dobbiamo fare è incrementare gli sforzi per fermarli”.
L’estremista inglese che ha decapitato il reporter americano James Foley sarebbe infatti il leader di una cellula di combattenti britannici che operano in Siria dove tengono stranieri in ostaggio. Lo scrive il Guardian online riferendo informazioni raccolte da fonti dirette.
I servizi segreti europei stanno studiando il filmato per paragonare l’accento del suo carnefice con quello di ex prigionieri di Guantanamo e altri britannici che si sarebbero uniti all’Isis. Lo riporta oggi il Washington Post. Centinaia di residenti del Regno Unito si sono spostati in Siria per combattere nella guerra civile e molti di loro sarebbero entrati nelle fila dello Stato Islamico. Secondo esperti britannici l’accento del boia di Foley sarebbe del sud dell’Inghilterra, “probabilmente di Londra”.
L’intelligence Usa “ha analizzato il video in cui vengono mostrati i cittadini americani James Foley e Steven Sotloff” e “abbiamo raggiunto il giudizio che si tratta di un video autentico”: lo ha affermato la portavoce del Consiglio nazionale per la Sicurezza della Casa Bianca, Caitlin Hayden