20 agosto – E’ guerra senza piu’ alcun limite quella tra Stati Uniti e gli jihadisti sunniti dello Stato Islmaico che hanno deciso di ricattare Barack Obama uccidendo alcuni ostaggi Usa nelle loro mani.
Ieri e’ stato diffuso un video estremamente macabro, dal titolo “messaggio all’America”, in cui hanno decapitato il giornalista James Foley, 40enne freelance di Boston rapito nel gennaio del 2012 in Siria. Fino al giorno prima aveva inviato reportage e video dal nordovest del Paese, teatro di violenti scontri tra ribelli e regime di Damasco. Aveva già coperto i conflitti in Afghanistan e Libia. Nell’aprile 2011 era stato rapito nell’est della Libia, ad opera di un gruppo di sostenitori del regime di Gheddafi.
L’Isis, lo stato islamico in Iraq e Siria, ha pubblicato un video su YouTube in cui James Foley, un giornalista americano scomparso in Siria oltre un anno fa, viene decapitato. Il titolo del video è “messaggio all’America”.
Foley, 40enne freelance di Boston era stato rapito in Siria. Nelle immagini si vede Foley in ginocchio con una tuta arancione e alle spalle un uomo vestito di nero. Poco dopo — pochi i frammenti diffusi al momento — appare il corpo di Foley con la testa insanguinata poggiata in grembo.
Riportiamo in parte la trascrizione di quanto si sente nel video.
James Foley: «Chiedo ai miei amici, alla mia famiglia e alle persone care di prendere una posizione e di rivoltarsi contro i miei veri assassini: il governo degli Stati Uniti. Perché quello che mi sta per succedere è soltanto il risultato della loro vanità e del loro comportamento criminale.
Pochi giornali americani hanno rilanciato la notizia. E Reuters è cauta: «Islamic State insurgents who control territory in Iraq and Syria released a video on Tuesday purportedly showing the beheading of U.S. journalist James Foley, who had gone missing in Syria nearly two years ago. The video, titled “A Message To America,” was posted on social media sites. It was not immediately possible to verify». linkiesta