Pannella con Di Battista: elevare i jihadisti a interlocutori

pannella218 agosto –  Il sedicente pacifista Giacinto Pannella, in arte “Marco”, famoso per i ridicoli scioperi della fame, è il leader  del trans-partito trasversale trans-nazionalista anche detto “radicale”, una holding con bilanci da decine di miliardi, un patrimonio stimabile in 150 miliardi e più di 200 dipendenti, che gode di un finanziamento pubblico di circa 14 milioni di euro l’anno.

Nella foto, il 31 dicembre 1991 ad Osijek, in Slavonia Orientale, DA PERFETTO “PACIFISTA” in nome delle “autodeterminazioni”, Pannella indossa la divisa dell’esercito croato per opporsi alla autodeterminazione dei serbi di Croazia.

Il suo partito, appoggiato dal sicario economico Soros, è famoso per le battaglie a favore della droga libera, dell’aborto, dei diritti dei detenuti ecc…. Inoltre ha portato in parlamento personaggi come la pornostar Cicciolina e l’ex terrorista D’Elia.

ex terrorista D'Elia
ex terrorista D’Elia

Dopo aver paragonato la chiesa cattolica ai talebani, Pannella eleva invece i terroristi veri al grado di interlocutori, in difesa del grillino Di Battista. «Le buone ragioni di Di Battista: sappiate leggerle», dice  Giacinto,  «La sua posizione è assolutamente opposta a quella che da 48 ore avvelena l’informazione politica».

Nel consueto sproloquio domenicale con Radio Radicale (al prezzo di 1o milioni di euro l’anno) dice infatti: «Innanzitutto  Di Battista ha detto che il terrorismo è l’unica arma violenta che resta ai ribelli a parte le armi della nonviolenza, che restano le migliori: e questo nessuno lo ha ricordato. Tutti ad attaccare Di Battista come se stesse dalla parte dei terroristi. Invece Di Battista vuole che siano elevati al ruolo di interlocutori i ribelli, i disperati che scelgono la violenza perché non hanno un progetto politico». (vedi in foto gli interlocutori)

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Il senatore Usa John MacCain con il leader dei jihadisti ISIS (cerchiato in rosso)

Riportandosi poi allo scenario italiano, Pannella rievoca gli Anni di Piombo: «In fondo – dice – è quello che anch’io dicevo di fare con le Brigate Rosse all’epoca del rapimento Moro, contrastato dal Pci che non voleva la trattativa. Bisogna sempre stimolare il riflesso al dialogo in chi ha scelto la violenza».

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Pannella e compagnia urlante in una messinscena contro il vaticano

2 thoughts on “Pannella con Di Battista: elevare i jihadisti a interlocutori

  1. Ah beh certo, bisogna trattare con i terroristi…accontentarli, pagarli se necessario,alimentando così il mercato delle armi, armi che useranno contro chi si oppone ad una setta,ad una ideologia del tutto errata, una setta che sopraffa’ chi è contro…Panella, Di Battista, siete figli della stessa madre!!

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