MILANO, 18 agosto – E’ stata uccisa dalla rabbia, lo conferma l’autopsia. Si tratta di una donna di 55 anni, Marisa Pizzamiglio Benaglia, morta nei giorni scorsi all’ospedale Luigi Sacco di Milano. La donna, ricoverata dallo scorso aprile, aveva contratto la malattia dopo essere stata morsa da un cane mentre lavorava come volontaria in un villaggio del Kenya.
Come scrive oggi il Corriere della Sera, l’ultimo caso di rabbia umana importato era stato registrato in Italia nel febbraio 1996 in Veneto. Anche allora non era stato possibile salvare il paziente, un uomo di 32 anni, che era stato morso da un randagio mentre si trovava nel Nepal. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale di sanità (Oms) la rabbia è ampiamente diffusa in tutto il globo e ogni anno, a causa di questa malattia, muoiono più di 55 mila persone (il 95% in Asia e Africa).
Giuliano Rizzardini, direttore del dipartimento malattie infettive dell’ospedale Sacco, precisa al quotidiano di via Solferino che “la vaccinazione contro la rabbia si raccomanda solo a persone ad alto rischio di contagio. Al viaggiatore normale consigliamo sempre una visita preventiva che raramente, solo in un caso su dieci, viene fatta. Chi rientra da un viaggio nei paesi a rischio con la febbre è bene si faccia vedere precocemente. Anche la malaria può risultare mortale”
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