Usa; Kerry vuole che il premier iraqeno Maliki si dimetta

kerry11 agosto – Il segretario di stato americano, John Kerry, ha riaffermato il sostegno degli Stati Uniti al presidente iracheno Fuad Masum e ha avvertito il primo ministro Nouri al Maliki di non aggiungere la crisi politica all’urgenza militare e a quella umanitaria in Iraq.

“Noi sosteniamo fermamente il presidente Masum (che) ha la responsabilità di garantire la Costituzione dell’Iraq”, ha dichiarato Kerry, durante una missione a Sidney, “Noi auspichiamo che al Maliki non causi problemi”. (Ah! Dunque secondo Kerry è Maliki che causa problemi, non le migliaia di jihadisti che stanno mettendo a fuoco tutto l’Iraq. Probabilmente il segretario di stato Usa auspica per l’Iraq la stessa soluzione trovata in Centrafrica: un alleato degli estremisti islamici al governo. Centrafrica: nuovo premier governo di transizione, alleato degli islamisti Seleka)

Il primo ministro regolarmente eletto, che non vuole fare un passo indietro e rinunciare al terzo mandato da capo del governo, ha denunciato il presidente con l’accusa di violare la costituzione.

Intanto I jihadisti dello Stato islamico (Is) hanno preso il controllo della città di Jalawla. Questa città che si trova 130 chilometri a Nord-Est di Baghdad era stata strappata a metà giugno dai peshmerga curdi agli stessi ribelli sunniti.

Un ufficiale di polizia ha riferito che Jalawla è ricaduta in mano ai jihadisti “lunedì mattina presto” dopo feroci combattimenti con le milizie curde. Altre due fonti hanno parlato di 10 morti e 80 feriti tra i peshmerga.