7 AGOSTO – Sono state rapite da almeno 10 persone Greta e Vanessa, le due ragazze italiane entrate clandestinamente in Siria. “Il commando che ha rapito Greta Ramelli e Vanessa Marzullo era composto da almeno 10 persone. Erano tutte armate”. Cosi’ una fonte spiega all’Agi. Le due “volontarie” del progetto Horryaty, sempre a quanto si apprende, non sarebbero in mano a una organizzazione militare o terroristica, “ma il pericolo che possano essere cedute non si puo’ escludere”. Per questo motivo gli uomini della Farnesina e dell’Intelligence sono tutti mobilitati e presenti nella zona di Aleppo, dove si e’ verificato il rapimento. “Sono gia’ stati attivati tutti i possibili canali – spiega la fonte – per prendere contatto con i rapitori”.
Intanto il Centro italo-arabo Assadakah usa parole forti in una lettera invioata al ministro degli Affari Esteri Federica Mogherini e al viceministro Lapo Pistelli in cui segnala “la gravita’ di una vicenda che ripropone il tema degli ingressi illegali, attraverso il confine con la Turchia, in una delle zone piu’ pericolose della Siria, sotto controllo dei gruppi jihadisti e della fazioni radicali islamiche”.
Assadakah giudica negativamente coloro che hanno scelto e scelgono di fare ingresso in Siria nelle zone di guerra controllate dall’opposizione armata e da bande criminali. “Questa situazione – afferma il segretario generale di Assadakah, Raimondo Schiavone – non puo’ proseguire.
Il governo italiano, pertanto, ha il dovere di intervenire e dire che in quelle zone, controllate dai cosiddetti ribelli, nessuno puo’ sentirsi sicuro. E’ urgente impedire che l’Italia si veda costretta a pagare riscatti, che poi serviranno a finanziare le attivita’ criminali di questi gruppi armati, per l’irresponsabilita’ di giornalisti, attivisti o soggetti che nulla hanno a che fare con la cooperazione e le missioni umanitarie.