6 AGO – Con un’indagine difficile ma velocissima la polizia postale è arrivata all’autore del falso allarme lanciato su Facebook per tre casi di Ebola a Lampedusa.
L’uomo, un torinese di 44 anni, con precedenti di xenofobia, è stato denunciato. La polizia è inoltre riuscita a cancellare la falsa notizia da oltre 27 mila profili Fb che l’avevano condivisa, oltre alla macabra foto che l’accompagnava, raffigurante il viso di una persona sfigurato da piaghe, mentre il messaggio proseguiva: “Scienziati e medici temono epidemia globale”. QUESTA ULTIMA AFFERMAZIONE CORRISPONDE A VERITA’
Pur essendo contrari ai falsi, non possiamo fare a meno di notare la carenza assoluta di allarmi mancati invece da parte del governo per malattie reali (tubercolosi ad esempio) con le quali sono stati contagiati – è innegabile – poliziotti in servizio e bambini nelle scuole. Governo e polizia postale dovrebbe avere la stessa sollecitudine nei casi contrari. E cioè lanciare allarmi velicissimi quando si tratta di mettere al sicuro la salute dei cittadini.