6 agosto – Sono preoccupanti le condizioni di salute di Eugenio Scalfari. Le sue ultime esternazioni sembrano riferire un quadro clinico per una sospetta demenza senile. «Forse», ha scritto Scalfari sulle colonne dell’organo di propaganda del Partito Democratico da lui fondato quasi vent’anni fa: «l’Italia dovrebbe sottoporsi al controllo della troika internazionale formata dalla Commissione di Bruxelles, dalla Bce e dal Fondo monetario internazionale».
In alcuni momenti di intermittente lucidità, ha aggiunto: «Renzi è del tutto inadeguato: gli 80 euro al mese che ha regalato ad alcuni milioni di italiani non hanno prodotto gli effetti sperati: e, quindi, non ci rimane altro da fare che sottometterci alla tirannia dei padroni del vapore stranieri. Non importa se una parte di responsabilità per la mancata crescita dell’Italia ce l’abbiano anche quelli della troika che, con il cieco rigore, hanno ridotto in miseria parecchi paesi dell’Unione europea».
Se non è demenza senile, è forse nostalgia per la Restaurazione del Congresso di Vienna? Ricorda quando Klemens von Metternich disse: « La parola Italia è una espressione geografica, una qualificazione che riguarda la lingua, ma che non ha il valore politico che gli sforzi degli ideologi rivoluzionari tendono ad imprimerle.»
E se non è demenza senile e neanche nostalgia per la Restaurazione del Congresso di Vienna, sarà il semplice masochismo che caratterizza la sinistra, quello di cancellare la Storia di questo Paese per ridurlo a colonia della Crante Cermania consegnando le chiavi di casa alla culona?