Piacenza – «Le musulmane non possono pregare in pubblico», fuori programma in piazza Plebiscito
2 agosto – Nella nota del vicario generale della diocesi di Piacenza-Bobbio, monsignor Giuseppe Illica, si leggeva: «La Chiesa cattolica di Piacenza invita i credenti di ogni confessione e religione ad unirsi in preghiera venerdì 1 agosto, alle ore 21, in piazzetta Plebiscito. Ogni comunità pregherà secondo la propria tradizione e la propria esperienza religiosa, per invocare il dono della pace».
Anche la comunità islamica aveva risposto positivamente all’appello. Così, venerdì alle 21 la piazza dei tigli è stata invasa da circa duecento persone che hanno pregato, ciascuno a proprio modo e secondo la propria religione, per una pace che ancora in troppi paesi non c’è.
C’erano i cristiani, gli ebrei, i sikh, i vaishnava hare krishna e i musulmani. Ogni religione aveva a disposizione un momento di preghiera, ed è proprio durante uno di questi che è andato in scena un fuori programma. «Le donne devono pregare in casa, questo non è lslam» si è sentito urlare improvvisamente. Una giovane musulmana era visibilmente indispettita perchè alcune donne hanno pregato nella piazzetta davanti agli uomini, e questo il Corano lo vieta.
Il fastidio sarebbe presto passato ma il fatto che alcune musulmane si siano avvicinate a lei dicendole di tacere l’ha fatta andare su tutte le furie: «Non ho paura di parlare e di dire quello che tutti sanno. Le donne islamiche non possono pregare davanti agli uomini: è peccato. Nessuno può dirmi di tacere».
Se da un lato quindi c’è stata una donna musulmana che ha alzato la voce, cosa che è proibita dal Corano, dall’altro questa voce è stata alzata per sostenere uno dei postulati più rigidi della religione di Maometto. Ora, viene da chiedersi come mai non si sia pensato a questo aspetto quando si è organizzato questo momento di preghiera e se per una volta, vista l’eccezionalità dell’evento non si potesse chiudere un occhio su questa “inosservanza”. Di certo, almeno a sentire alcune donne, all’interno della comunità islamica potrebbe esserci qualche malumore relativo a una mancanza di chiarezza e trasparenza nella gestione della vita al centro islamico e che questo fuori programma non sia, per stare in tema, caduto dal cielo.
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