31 lug. – Tre civili, tra cui un ragazzo di 15 anni, sono stati uccisi e altri sette sono stati feriti a Lugansk, nell’est dell’Ucraina nelle ultime 24 ore a causa delle continue lotte tra forze governative e ribelli filorussi. Lo rende noto l’agenzia Interfax citando un comunicato online dell’amministrazione comunale.
“Le ambulanze hanno risposto a 84 chiamate nelle ultime 24 ore”, si legge nella nota. Dieci edifici residenziali e altre strutture sono state danneggiate a causa dei bombardamenti e gli attacchi hanno tagliato i fili della corrente elettrica per oltre 50mila famiglie in tutti i quartieri di Lugansk.
Nella giornata di ieri il premier dell’autoproclamatasi Repubblica Popolare di Lugansk Marat Bashirov aveva dichiarato che si rischiava una catastrofe umanitaria: un terzo della città è senza elettricità, nell’impianto di imballaggio della macelleria locale non funzionano i frigoriferi, manca il latte e per produrre il pane vengono utilizzate le riserve di grano che erano state preparate per l’inverno.
Dal 28 luglio aveva smesso di funzionare l’impianto di filtraggio della riserva idrica di Aidar: l’acqua che arriva nelle case non è potabile. Secondo le previsioni, tra 10 giorni in città finiranno le riserve di acqua potabile.
Le truppe ucraine intanto bombardano obiettivi civili, case, chiese, strutture sanitarie