29 lug 2014 – Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha avvertito oggi che un’escalation delle tensioni tra Russia e Ucraina aumentera’ i rischi per le banche esposte a questi paesi. Colpita da nuove, stringenti sanzioni economiche da parte dell’Unione europea, sono particolarmente gli affari fatti in Russia quelli piu’ a rischio. ”Mentre la qualita’ del credito russo e ucraino si deteriorano, le banche con esposizione al credito dovranno affrontare accresciuti rischi di default”, ha detto il Fmi in un rapporto.
Le banche austriache sono quelle piu’ esposte, in rapporto al volume dei loro asset. Ma anche banche francesi, italiane e svedesi hanno partecipazioni importanti nell’area. Il rapporto non ha identificato per nome le banche interessate. Il Fmi, in particolare, teme la possibilita’ che il conflitto travalichi i confini dell’Ucraina orientale e abbia ripercussioni globali. ‘‘Un’escalation delle tensioni attraverso l’intensificazione delle sanzioni e le rappresaglie potrebbe portare a un allargamento in Europa, Asia centrale e oltre”, si legge nel rapporto.
Giovedi’ scorso il Fmi ha tagliato le previsioni di crescita dell’economia globale dal 3,7 al 3,4 per cento proprio a causa della crisi in Ucraina e di quella in Medio Oriente. Inoltre ha abbassato la previsione di crescita della Russia dall’1,1 per cento allo 0,2 per cento. Nel nuovo rapporto, ancora, ha sottolineato il ”rischio significativo” di forti tagli della fornitura di gas naturale all’Europa, che potrebbe avere effetti importanti sui paesi piu’ dipendenti, tra i quali la Germania. asca
non ci sono parole sufficiente per descrivere ciò che ha combinato Prodi è tutto il partito comunista, le auguro ha tutti quelli che anno partecipato alla rovina dell’italia che vengono perseguitati fino alla quinta generazione visto che comunque vada goderanno del ladrocinio ha danno del popolo italiano che DIO LI MALEDICA.