27 luglio – E’ giunta dalla lettura della lista delle 15 persone e 18 entità sottoposte alle sanzioni Ue. A essere colpiti dal congelamento dei beni e dal divieto di recarsi in Europa sono stati, tra gli altri, il capo del Servizio federale di sicurezza russo (Fsb), Nikolai Bortnikov, il direttore dei servizi segreti per l’estero di Mosca, Mikhail Fradkov, e il presidente ceceno Ramzan Kadyrov, nonchè molti altri componenti del Consiglio di sicurezza accusati di di aver “contribuito all’elaborazione della politica del governo russo contro l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina”.
La reazione di Mosca non si è fatta attendere. Il ministero degli Esteri ha diffuso una nota in cui definisce “irresponsabili” le nuove sanzioni e sottolinea che “simili decisioni saranno accolte con entusiasmo dai leader del terrorismo internazionale”. Con queste nuove misure, per Mosca, l’Ue ha “messo a rischio la cooperazione internazionale sulla sicurezza”. Anche Kadyrov ha reagito duramente pubblicando una ‘contro-lista’ di persone bandite dal suo Paese dove il presidente Usa barack Obama figura al primo posto.