Stampa Democratica considera una gaffe l’affermazione del ministro Fornero secondo cui i giornalisti godrebbero di “privilegi” in campo previdenziale.
Se fossimo privilegiati avremmo pensioni superiori ai contributi versati, coperte almeno in parte a carico della fiscalità generale. Come accade, per intenderci, con i parlamentari e i politici in genere.
Al contrario l’INPGI è vissuto, vive e vivrà esclusivamente con i denari versati dai giornalisti, e da essi soltanto. Anzi, supplisce a funzioni dello Stato quando, nelle crisi aziendali, copre i costi di cassa integrazione e prepensionamenti; quei costi che in tutti gli altri settori sono a carico della collettività.
Se l’errore in cui è incorso il ministro Fornero non nasce da finipropagandistici, i giornalisti potranno far valere in tutte le sedi la positività delle proprie gestioni autonome, e garantire perciò la difesa dell’istituto previdenziale di categoria.