18 lug 2014 – All’Africa ”dovremmo guardare per ridare nuovi orizzonti alle nostre economie, avviluppate da troppo tempo nella spirale recessiva”. Lo afferma la presidente della Camera Laura Boldrini aprendo a Montecitorio il seminario parlamentare ‘Italia chiama Africa’, svolto in occasione del Mandela Day.
Boldrini spiega che ”appena il 5% delle esportazioni italiane e’ destinato al continente africano ed in Africa giunge solo il 7% dei nostri investimenti. L’enorme disparita’ rispetto all’attivismo di altri Paesi, soprattutto emergenti, e’ lampante. Perfino negli Stati cui siamo legati dalla vicinanza geografica o da vincoli storici, come quelli dell’Africa settentrionale o del Corno, i nostri imprenditori sono poco presenti, lasciando spazio a quelli di altri paesi”.
Boldrini prosegue sostenendo che ”l’Europa e l’Africa – cosi’ vicine, cosi’ interconnesse – devono riavvicinarsi in uno scambio alla pari che puo’ solo portare benefici per entrambi. L’Italia puo’ avere un ruolo di traino in questo avvicinamento all’Africa. Per la nostra storia, per quel braccio ristretto di mare – ristretto e drammatico – che ci separa dalla sponde africane e per la nostra tradizionale vocazione diplomatica alla mediazione ed alla terzieta’. E, in questo momento, lo puo’ avere, infine, in quanto Presidente di turno del Consiglio dell’Unione europea, in una fase cruciale sia per il continente africano, che per quello europeo”.
Boldrini conclude sostenendo che ”abbiamo compiuto alcuni passi in questa direzione, ma molto rimane da fare. Con la convinzione che, ricordando le parole di Madiba: ”It always seems impossible until it’s done”, ”Sembra sempre impossibile finche’ non lo si fa”
Va a ciapà i rat , cifù.