15 luglio – Siamo venuti a sapere da fonte interna ed autorevole del ministero competente, che il Tesoro italiano sta accumulando una riserva di denaro liquido superiore al momento attuale ai 92 miliardi di euro – con l’obbiettivo di raggiungere i 150 entro fine anno – in vista del tracollo della valuta unica europea.
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Perchè far crescere il debito per accantonare contanti? Che senso ha? Ha senso solo se lo si ritiene strategico, così importante da dover aumentare ancor di più il buco complessivo dello Stato.
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Immagino non sia sfuggito ai più che Banca d’Italia abbia comunicato l’ammontare del debito pubblico, arrivato a 2.166,3 miliardi, e che il motivo dell’impennata sia anche da addebitare agli oltre 14 miliardi accantonati proprio dal Tesoro. Quasi quindici, per la precisione. Perchè?
Perchè far crescere il debito per accantonare contanti? Che senso ha? Da notare che nel 2013 la scorta di liquidi di questa funzione centrale dello Stato era molto inferiore: 62,4 miliardi. Ebbene, in un anno è cresciuta del 50% dell’importo precedente. Non si tratta di aggiustamenti di cassa. Quelli, si contano con le virgole.
Qua siamo di fronte a una strategia precisa: accantonare un vero “tesoro” nelle casse del Tesoro. E un tesoro in euro, proprio quando la macchina dello Stato ha un disperato bisogno di denaro, ha senso solo se lo si ritiene strategico, così importante da dover aumentare ancor di più il buco complessivo dello Stato.
E’ evidente che l’Italia nel suo piccolo stia correndo ai ripari. Si sta cercando di accumulare contanti per provare a impedire l’insolvenza che s’innescherà non appena arriverà l’autunno. Le previsioni fatte dal governo Renzi sono completamente sbagliate. Non per niente, lo stesso Renzi ha concesso un’intervista al Corriere della Sera con la quale ha tenuto a “smentire” voci mai girate ufficialmente – e allora perchè smentirle? – di un possibile “commissariamento” dell’Italia da parte della Troika UE.
E le previsioni errate stanno creando una voragine nei conti pubblici, per ora tenuta nascosta. Alcuni quotidiani hanno scritto 24 miliardi di buco nei conti. Altri giornali si sono spinti a parlare di “manovra autunnale”. La verità è un’altra.
In autunno, con ogni probabilità nel mese di ottobre, sarà chiaro il piano, l’exit strategy allo studio nelle cancellerie europee per far terninare l’euro in Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Grecia.
La recessione non sta dando tregua e i dati sono tutti convergenti: l’Europa dell’euro è avviata a un inasprimento della crisi, ora arrivata ad aggredire il cuore della macchina economica europea: la produzone industriale. E’ in forte calo ovunque sia in circolazione l’euro.
Ed anche i fondamentali sono da brivido: quando i BTP italiani arrivano a rendere circa come i titoli di stato degli Stati Uniti d’America, voi capite che sta accadendo qualcosa di folle. La follia consiste nel tenere artificialmente in equilibrio valori finanziari che sarebbero del tutto squilibrati, se affidati al mercato o se si preferisce, se rispecchiassero davvero la realtà.
Quindi, che accadrà questa estate? Rimarrà tutto com’è ora o s’inizierà a vedere all’orizzonte la tempesta? Francamente, ho la netta sensazione che questo agosto sarà molto – molto – simile all’agosto del 2008.
Poi, il 15 settembre arrivò il crac della Lehman Brothers. E il 15 settembre 2014 riapriranno le porte del Parlamento dopo la pausa estiva…
max parisi
I contanti vengono fatti sparire dalla circolazione con la scusa dell’evasione ma e’ chiaro che il motivo e’ un altro e cioe’ l’inevitabile crac dell’euru quindi in giro di contanti ne devono circolare pochissimi per poterli sostituire con le neolire o la moneta dei brics.. se poi li accumulino da qualche parte beh temo che questi soldi finiranno nelle classiche valigette 24 ore dei funzionari pubblici che fuggiranno con la cassa al momento del crac dell’euro.
Sono confusa e mareggiata, cosa sta veramente accadendo? dove ci si può informare?
Devono rendere denaro alle aziende? Ce ne siamo dimenticati che usano la cassa depositi e prestiti garantita dal tesoro?
Il debito pubblico lo paghino tutti quelli che hanno accumulato e stanno ancora accumulando ricchezze,basta chiedere sacrifici al popolo dei lavoratori che hanno solo dovuto obbedire per sopravvivere mentre trafficavano ed arricchivano.
ma come si fa a credere ancora il paese e allo sbando e questi mettono solo gabelle e la nostra economia va a fare in culo non produciamo più niente abbiamo dato in mano ai paesi emergenti le produzioni e noi tutti a casa
L’unica risposta plausibile è che ci stanno preparando alla banca rotta .. siamo passivi di una moneta che ha tolto la competitività economica verso i mercati … l’economia interna è al collasso inoltre abbiamo una governance (UE) che pretende di risanare i conti attraverso manovre finanziare speculative piuttosto che dare ossigeno all’economia reale .. pertanto l’unico risultato atteso potrà essere solamente quello di una grande bolla che scoppia e non lascia speranze !!