Sparatoria e rivolta immigrati a Castel Volturno: rientrata la tensione

14 luglio, È rientrata la tensione a Castel Volturno, nel Casertano, dove ieri sera decine di immigrati africani sono scesi in strada dopo il ferimento a colpi d’arma da fuoco di due immigrati della Costa d’Avorio (non nigeriani come si era detto in un primo momento) scatenando una vera e propria rivolta, con auto date alle fiamme e un appartamento incendiato.

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Fermati con l’accusa di tentato omicidio padre e figlio, un centinaio di immigrati in corso di identificazione per incendio doloso, danneggiamenti e tentato omicidio. E’ il bilancio il giorno dopo la rivolta nella notte a Pescopagano, sul litorale domiziano.
La scintilla sarebbe stata un tentativo di furto, uno dei tanti che vengono commessi in zona.

Sparatoria a Castel Volturno, 2 immigrati gambizzati: è rivolta, case e auto in fiamme

Un immigrato  sorpreso con una bombola di gas dal guardiano della zona e accusato di averla rubata. Nasce una discussione, altri immigrati intervengono e il guardiano, P. C.i, 60 anni avrebbe la peggio. Torna a casa, poi scende in strada anche il figlio, C. C., armato che ferisce alle gambe due immigrati. Da qui la rivolta con circa 200 extracomounicati che bruciano la casa dei due, danno fuoco a quattro auto e un furgone. Rischiano di far perire nel rogo la figlia dei guardiano salvata dalle fiamme dai vigili del fuoco.

Il ferimento dei due extracomunitari ha scatenato la rivolta di nutrito gruppo di immigrati che hanno appiccato il fuoco a 4 autovetture ed un furgone. In uno dei mezzi è anche esplosa una bombola del gas. La reazione degli immigrati si è anche spostata su un’abitazione: sono state appiccate le fiamme ed è stato danneggiato il primo piano di una villetta a schiera nelle vicinanze del luogo dove è scoppiata la rivolta.