12 luglio – Un contribuente doveva al Comune la differenza di un centesimo di euro a integrazione di un pagamento per la tassa dei rifiuti: il malcapitato aveva pagato, tramite bollettino postale, solo 83,67 euro ma il debito nei confronti dell’Amministrazione comunale di Catanzaro ammontava a invece 83,68. Ma, badate bene, il contribuente non si è sbagliato, ha fatto solo l’errore di versare quanto il Comune stesso gli aveva richiesto.
Risultato? Oltre il danno, la beffa: per un errore del Comune si è visto sottoporre a fermo amministrativo la sua moto, infatti al centesimo dovuto al Comune si aggiunge una mora di ulteriori 1,40 euro. Il malcapitato contribuente l’ha definita grottesca: «Naturalmente provvederò a pagare quanto mi è stato richiesto, ma con tutto il rispetto verso le Istituzioni, dico che tutto questo rigore nei miei confronti, in un Paese in dissesto a causa dell’evasione fiscale, mi è sembrato paradossale».
Qui sta il problema il paese é in dissesto ma sono convinto che l’evasione sia a causa del dissesto non il contrario, é impossibile non essere evasore puoi pagare tutto e avere la finanza in cerca di soldi che ti costringe a pagare una presunta evasione, grazie a tasse impossibili e indecifrabili soprattutto interpretabili, per questo chi può sguazza sia dalla parte di chi evade che da chi e preposto al controllo per fare cassa a favore dello stato, chi invece evade perché non ce la fa viene messo alla gogna ci sará sempre l’evasione finché non avremo uno stato onesto
Qui sta il problema il paese é in dissesto ma sono convinto che l’evasione sia a causa del dissesto in Italia é impossibile non essere evasore puoi pagare tutto e t