9 LUGLIO – Il “Califfato islamico” in Iraq e in Siria ha il suo passaporto con relativo motto: “Morte a chi tocca il titolare del nostro documento”. Non solo, ma lo Stato guidato dall’iracheno Abu Bakr al Baghdadi che vuole conquistare anche Roma, ha anche il suo primo “giornale elettronico”; si chiama “Dabiq” ed anche il giornale ha un motto preciso: “Il ritorno del Califfato”.
Il gruppo jihadista che si è autoproclamato “Califfato islamico” nei giorni scorsi ha diffuso in rete una copia del documento di viaggio per i suoi cittadini. Il documento ha le stesse dimensioni standard dei passaporti di molti Paesi del mondo. E’ di colore nero ed in copertina c’è scritto: “Califfato Islamico” con sotto il seguente avvertimento: “I nostri eserciti si muoveranno se il titolare di questo passaporto verrà toccato”.
Oltre il passaporto, lo Stato islamico ha messo in rete il suo “primo giornale ufficiale elettronico”. Si chiama “Dabiq” che è il nome di un villaggio ad est della provincia siriana di Aleppo dove nel 1516 si svolse un’epica battaglia nella quale gli ottomani sconfissero i Mammalucchi. Solo dopo questa vittoria, infatti, il Sultano Salim I riuscì ad annettere la Siria dalla quale partì per estendere la sua egemonia su tutto il mondo arabo.
Il giornale è scritto in lingua araba e inglese e l’editoriale del numero zero è titolato così: “Il ritorno del Califfato” islamico. Il foglio elettronico, secondo quando aveva anticipato la tv satellitare al Arabiya “è rivolto a un pubblico mondiale piuttosto che a quello arabo”. TMNEWS