Milano, 18 giu – Mentre commetteva la prima aggressione e poi ancora durante l’interrogatorio della polizia è stato sentito gridare di essere «un perseguitato». E’ stato arrestato mentre vagava nudo lungo la pista ciclabile che porta verso il Parco Nord e urlava «Sono un uomo libero, un uomo libero. A tutto il mondo lo voglio gridare, a tutto il mondo. Sono un uomo libero»
Davide Frigatti, arrestato per aver ucciso a coltellate un passante e averne feriti gravemente altri due, aveva probabilmente dato segni di forte stress già il giorno precedente alle folli aggressioni. Segnali che sono proseguiti di fronte agli investigatori, che lo avrebbero sentito dire ”cose davvero allucinanti”. Frigatti ha asserito di essere ”un illuminato” e di dover, in qualche modo, aggredire altri in quanto ”peccatori che volevano fargli del male”.
Il padre di Frigatti aveva dato l’allarme, purtroppo troppo tardi alle 15.39 recandosi di persona al commissariato di Cinisello Balsamo e dicendo che il figlio era uscito di casa con un coltello. Dopo la prima aggressione al parco nord, poco dopo le 14, eseguita con un coltellino a serramanico, il 34enne è infatti passato a casa dei genitori con i quali viveva e dove verosimilmente ha preso il coltello da cucina con cui ha ucciso Franco Mercadante, ha preso la Punto del padre e ha commesso le altre due aggressioni esattamente alle 14.43 e a quella mortale alle 15.23, come emerso dai filmati di alcune telecamere di sicurezza.