17 giu. – Nei primi 5 mesi del 2014 nei settori commercio e turismo hanno cessato l’attivita’ 53.037 imprese.
Sono i dati dell’Osservatorio Confesercenti, secondo cui nel periodo in esame le nuove aperture sono state 32.230, per un saldo finale negativo di 20.807 unita’. Nell’analisi dei redditi medi 2012/2008, diffusa in occasione dell’assemblea annuale della confederazione, la contrazione maggiore si e’ registrata nei negozi di libri (-47,14%), nell’abbigliamento e calzature (-43,75%), nelle agenzie di viaggio (-21,16%).
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Nel biennio 2012-2013 la spesa per acquisti di beni delle famiglie italiane e’ calata di 28,5 miliardi; nel primo trimestre 2014 la contrazione e’ stata di 1,2 miliardi, e’ il calcolo della Confesercenti, secondo cui nel corso dell’anno la spesa tornera’ positiva grazie al bonus fiscale di 80 euro: i consumi cresceranno di 3,1 miliardi nel 2014 e di 5,1 miliardi nel 2015, quando l’intervento sara’ a regime. “Non e’ poca cosa – ha sottolineato il presidente di Confesercenti, Marco Venturi, nella relazione all’assemblea annuale della confederazione in corso a Roma – anche se per avere un effetto pieno ci aspettiamo che lavoratori autonomi e pensionati vengano inclusi nel bonus”.
Tasse locali valgono 26 giorni lavoro, +34 mld
Nel 1990 le imposte locali assorbivano l’equivalente di meno di 8 giorni di lavoro, nel 2013 hanno toccato i 26 giorni, stima Confesercenti, secondo cui in quattro anni, dal 2009 al 2013, il prelievo locale e’ cresciuto di circa 20 miliardi. In aggiunta l’imposizione centrale e’ salita di 14 miliardi, portando quindi l’aumento totale del prelievo a 34 miliardi.
“Ben 34 miliardi in piu’ per le casse pubbliche – ha fatto notare il presidente di Confesercenti, Marco Venturi, nel suo intervento all’assemblea annuale della confederazione – ben 34 miliardi in meno per redditi, investimenti e consumi”. “C’e’ un corto circuito tra prelievo locale e centrale da rimuovere”, ha fatto notare Venturi.